Ovunque questo mio Io.
Non potrebbe abbandonarmi un istante?
Mi dice: Sii te stessa, è già qualcosa.
Altre volte: Scavalca te stessa, questa si che è un’arte.
O altrove: Non scavalcherai te stessa.
Si vanta di non essere noioso, di avere sempre qualcosa che gli accade. Ma lo soffoca questa incessante intimità.
E così corre al mare, si perde in quel paesaggio si immedesima nei racconti altrui, poi si allontana scoraggiato.
Lo riflettono tutti i vetri che lo oltrepassa, le pozzanghere, le pupille degli occhi degli altri.
(Julia Hartwig)